ADHD e DSA: differenze, segnali e quando fare una valutazione

ADHD e DSA sono due sigle che sentiamo sempre più spesso, ma che spesso vengono confuse tra loro. In realtà si tratta di due condizioni diverse, che però possono anche coesistere e che hanno un impatto concreto sulla vita quotidiana, a scuola, al lavoro e nelle relazioni.

Vediamo insieme cosa sono, quali segnali osservare e quando è utile rivolgersi a un centro specializzato come CEPEB.

  • Cosa sono i DSA?

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) riguardano alcune difficoltà nell’acquisizione e automatizzazione di abilità scolastiche come:

✔️ Dislessia → difficoltà nella lettura fluente e corretta

✔️ Disortografia → difficoltà nella scrittura corretta

✔️ Disgrafia → difficoltà nella scrittura dal punto di vista motorio

✔️ Discalculia → difficoltà nel calcolo e nella gestione dei numeri

Questi disturbi non dipendono dall’intelligenza: bambini e ragazzi con DSA hanno capacità cognitive nella norma, ma il loro cervello elabora le informazioni in modo diverso.

Esempio pratico di DSA nella vita quotidiana

Immagina di essere al ristorante e di avere davanti un menù pieno di parole confuse, lettere che si scambiano e righe che saltano agli occhi.

Oppure di studiare le tabelline e, nonostante l’impegno, il risultato non si fissa mai in testa.

Questa è la realtà quotidiana per chi ha un DSA.

  • Cos’è l’ADHD?

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è una condizione che riguarda il controllo dell’attenzione, dell’impulsività e, in alcuni casi, dell’iperattività.

I segnali più comuni sono:

✔️ Difficoltà a mantenere l’attenzione su un compito

✔️ Distrazioni continue

✔️ Impulsività, difficoltà a “pensare prima di agire”

✔️ Agitazione o irrequietezza

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto